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Imu 2020: seconda rata cancellata, via il saldo di dicembre

 

Cancellata la seconda rata dell’Imu 2020?. Nella conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm del 25 ottobre Conte aveva infatti annunciato la sospensione del saldo di dicembre dell’Imu 2020 per l’emergenza coronavirus. Ma i proprietari di prima casa di lusso e  seconda casa dovranno versare la seconda rata, perché l’Imu non sarà cancellata per tutti, ma, secondo quanto prevede la bozza del decreto ristori, solo per specifiche categorie

Ad annunciare la cancellazione della seconda rata Imu 2020 dovuta a dicembre, era stato il presidente del Consiglio Conte durante la conferenza stampa di presentazione del Nuovo Dpcm approvato il 24 ottobre, a margine della quale ha anticipato il pacchetto di misure su cui stanno lavorando con il ministro dell’Economia Gualteri e che ha l’obiettivo di offrire “ristoro” alle categorie fortemente colpite da questa nuova ondata della pandemia da coronavirus. “La pandemia corre in modo critico su tutto il territorio nazionale – ha detto Conte –  Sono già pronti gli indennizzi per tutti quelli che sono penalizzati dalla nuove norme. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre”

IMU seconda rata cancellata, ma non per tutti

Con l’approvazione della bozza del decreto ristori, però, si è saputo che ad essere cancellata sarà la seconda rata Imu 2020 per quelle categorie che hanno subito una chiusura della propria attività o una riduzione dell’orario a causa dell’emergenza coronavirus. A non pagare il saldo di dicembre 2020 saranno quindi non solo palestre, piscine, teatri e cinema, ma anche bar e ristoranti che chiudono alle 18.

Si ricorda infatti che per quanto riguarda la prima rata di giugno 2020, ad essere cancellato era stato il pagamento dell’acconto per specifiche categorie di contribuenti.

Nel decreto rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, venne  introdotta l’esenzione Imu per gli alberghi e le altre strutture ricettive, tra le più colpite dall’emergenza coronavirus. In particolare ad essere esenti dal pagamento della prima rata Imu 2020 nel decreto rilancio sono stati:

  • residence e campeggi
  • ostelli della gioventù
  • rifugi di montagna
  • agriturismi
  • villaggi turistici
  • colonie marine e montagne
  • affittacamere per brevi soggiorni
  • case e appartamenti per vacanze
  • bed & breakfast
  • stabilimenti balneari marittimi lacuali e fluviali
  • immobili degli stabilimenti termali

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